Maestri

Maestri
Note biografiche sui maestri di Prospero Alpini (in ordine alfabetico).

Bellodo, Polidoro
Filosofo e matematico di Marostica, fiorì nel pieno Cinquecento e fu insegnante di grammatica, retorica e logica a Vicenza, Rovigo, Padova; tornò, vecchio, nella sua città natale, dove, secondo Spagnolo, avrebbe impartito i primi insegnamenti ad Alpini. Bibl. B. Franco, Degli illustri Marosticensi. Discorso, Bassano, Tipografia Baseggio, 1834, pp. 107-108. F. e G. Spagnolo, Marostica e i comuni del suo territorio, 2 voll., Marostica, 1906-1907, vol I, p. 266.

Bimbiolo, Annibale
Padovano, aveva iniziato a insegnare nello Studio della sua città natale nel 1577; venne trasferito sulla cattedra straordinaria di medicina teorica nel 1592. Nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Morì nel 1613. Bibl. Giuseppe Vedova, Biografia degli scrittori padovani, Padova 1832, Vol. 1, p. 114.

Bottoni, Bernardino
Nacque a Padova nel 1530 c. Dopo la laurea Padova, divenne docente di logica nello stesso Studio nel 1555. Successivamente, passò alla cattedra di medicina pratica e poi a quella di medicina teorica. Il suo nome resta legato alla introduzione dell’insegnamento clinico al letto del malato presso l’Ospedale di San Francesco Grande nel 1577-78. Nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Morì nel 1596. Tra le sue opere, il De vita conservanda (1582) e il De morbis muliebribus (1585). 

Bibl. Giuseppe Ongaro, Bottoni Albertino, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Univerità di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova, Padova University Press, 2015, s.v., pp. 67.

Capodivacca, Girolamo
Nato da nobile famiglia padovana nel 1523, studiò medicina nello Studio di Padova, dove si laureò nel 1552. Chiamato sulla cattedra di medicina pratica ordinaria nella stessa università nel 1564, tenne l’insegnamento per ben 35 anni. Nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Tra le sue opere più importanti, le postume Nova methodus medendi (1593) e Methodus anatomica (1594). Morì a Mantova nel 1589. 

Bibl. Giuliano Gliozzi, Capodivacca, Girolamo, in Dizionario Biografico degli Italiani, v. 18, Roma 1975, s.v.

Carpineto, Giovanni
Padovano, docente nello Studio della sua città, nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Succedette a Zabarella sul primo luogo di filosofia straordinaria nel 1585 e morì nel 1589.

Bibl. Antonio Riccoboni, De Gymnasio Patavino, Patavii, apud Franciscum Bolzetam, 1598, cc. 76v-77r.

Fabrici d’Acquapendente, Girolamo
Nacque nel 1533 ad Acquapendente e si trasferì a Padova verso il 1550 per conseguire il dottorato in medicina (1559). Allievo di Falloppia, fu chiamato alla lettura della chirurgia con obbligo di insegnamento dell’anatomia nel 1565, cattedra che resse per cinquant’anni. Apprezzato medico pratico, nella ricerca anatomica applicò con efficacia il metodo comparativo. Si occupò di embriologia, degli organi di senso e di quelli di fonazione; ma è soprattutto ricordato per il De Venarum ostiolis (1603), che ebbe un’influenza notevole su William Harvey. Il suo nome resta legato all’erezione del teatro anatomico permanente dello Studio patavino nel 1595. Morì a Padova nel 1619. 

Bibl. Maurizio Rippa Bonati, Fabrici d’Acquapendente Girolamo, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Univerità di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova, Padova University Press, 2015, s.v., pp. 146-147.

Guilandino (Wieland), Melchiorre
Nativo di Konisberg (1520) e di umili origini, si trasferì in Italia per studiare, mantenendosi con la vendita di piante medicinali raccolte lungo il viaggio. Si laureò a Bologna e arrivò nel 1554 a Padova, dove strinse un rapporto di stretta amicizia con Gabriele Falloppia. In seguito a un’aspra polemica con il botanico Pietro Andrea Mattioli, partì per l’Oriente. Al suo rientro a Padova ottenne la prefettura dell’Orto botanico (1561), l’ostensione dei semplici (1564) e la lettura di materia medica (1567). Protagonista dei dialoghi di Alpini, viene ricordato da quest’ultimo come il più caro tra i suoi maestri. La sua morte, avvenuta a Padova, risale al 1589. 

Bibl. Stefania Malavasi, Guilandino (Wieland) Melchiorre, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Univerità di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova, Padova University Press, 2015, s.v., pp. 184-185.

Mercuriale, Girolamo
Nato nel 1530 a Forlì, studiò medicina a Bologna e Padova. Si laureò nel 1555 presso il Collegio medico di Venezia. Dal 1562 al 1569 fu a Roma, protetto del cardinal Farnese. Nel 1569 fu chiamato sulla cattedra di medicina pratica a Padova, per poi passare a quella di medicina teorica a Bologna (1587). Divenne medico personale di Ferdinando I de’ Medici, che lo volle a Pisa, dove rimase fino al 1606, quando tornò nella sua città natale. Umanista e filologo di vaglia, si dedicò allo studio della letteratura medica antica. Nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Scrisse importanti opere di igiene, tossicologia, ginecologia pediatria, puericoltura, oftalmologia, otoiatria e dermatologia, ma la sua fama resta legata soprattutto al trattato De arte gymnastica (1569). Morì a Forlì nel 1606.
Bibl.
Giuseppe Ongaro, Mercuriale, Girolamo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 73, Roma 2009, pp. 620-625.

Oddi, Marco
Figlio di Oddo Oddi, nacque a Padova nel 1526 e si laureò in filosofia e medicina nello Studio della sua città natale. Dal 1546 fu docente di logica e dal 1549 di filosofia. Fu chiamato sulla cattedra di medicna teorica nel 1578 e passò a quella di pratica nel 1583. Fu medico presso l’Ospedale di San Francesco Grande di Padova dal 1578 al 1591. Con il collega Albertino Bottoni fu l’artefice dell’introduzione dell’insegnamento clinico al letto del malato. Scrupoloso editore delle opere del padre, scrisse, tra l’altro, il De morbi essentia (1589) e il De urinarum differentiis (1591). Morì a Padova nel 1591. 

Bibl. Giuseppe Ongaro, Oddi Marco, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Univerità di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova, Padova University Press, 2015, s.v., pp. 246.

Piccolomini, Francesco
Nato nel 1523 a Siena, si laureò in arti e medicina nel 1546 nella sua città natale. Docente a Siena, Macerata, Perugia tra il 1546 e il 1560, si trasferì quindi a Padova, dove gli venne assegnata la prima cattedra di filosofia naturale. Fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini nel 1578. Stimato e apprezzato dagli studenti, ricoprì il ruolo fino al 1598, quando rientrò a Siena. Morì nel 1607. Esponente dell’aristotelismo eclettico del tardo Cinquecento, combinò le dottrine aristoteliche con quelle platoniche. La sua opera principale è l’Universa philosophia de moribus (1583). 

Bibl. Antonino Poppi, L’etica del Rinascimento tra Platone e Aristotele, Napoli, Città del Sole, 1997, pp. 59-78. Marco Sgarbi, Piccolomini Francesco, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Univerità di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova, Padova University Press, 2015, s.v., pp. 260.

Trevisan, Bernardino
Nato a Padova nel 1526, fu medico e filosofo. Studiò medicina presso l’ateneo patavino e presso l’Università di Salerno. Tornato a Padova, fu per molti anni docente di medicina, medico e membro del Collegio dei medici e filosofi. I suoi interessi furono indirizzati particolarmente agli studi botanici e farmacologici. Nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Morì a Padova nel 1583. 

Bibl. G. Vedova, Biografia degli Scrittori Padovani, Padova 1832, Vol.2, pp. 369-370. I. Zangheri, L’Archivio del sacro Collegio padovano dei medici e filosofi da un inventario del 1565, in “Quaderni per la storia dell’Università di Padova”, vol. 29 (1966), pp. 115, 122-125.

Zabarella, Giacomo
Nacque a Padova nel 1533 da una delle maggiori famiglie della città. Si laureò presso il locale Studio nel 1553 e vi insegnò prima logica (1564-1569) e poi filosofia naturale (1569-1589). Acuto espositore della filosofia aristotelica e tra i massimi studiosi della natura della logica e del metodo scientifico del suo tempo, deve la sua fama soprattutto agli Opera logica, che provocarono numerose controversie. Nel 1578 fu tra i promotori della laurea di Prospero Alpini. Morì a Padova nel 1589.

Bibl.
Dominique Bouillon, L’interprétation de Jacques Zabarella le philosophe: une étude historique logique et critique sur la règle du moyen terme dans les Opera logica (1579), Paris, Garnier, 2009. Marco Sgarbi, Zabarella Giacomo, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Univerità di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova, Padova University Press, 2015, s.v., p. 352.