Chi siamo

Centro Studi Prospero Alpini

Istituito ufficialmente nel 2006 su iniziativa di Giuseppe Ongaro, il Centro Studi Prospero Alpini – che ha la sua sede presso la Biblioteca Civica “P. Ragazzoni” di Marostica – si propone di promuovere e favorire gli studi di storia della medicina e della scienza riguardanti la figura e l’opera medica e botanica di  Alpini e di altri medici e scienziati che abbiano segnato la storia del  territorio di Marostica e della repubblica marciana tra il XVI e il XVII secolo attraverso l’incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline.

Fin dal momento della sua istituzione, dunque, il Centro si è impegnato in un’intensa attività di organizzazione di progetti capaci da un lato di sostenere un rigoroso programma di ricerca su tali temi, dall’altro di favorire la diffusione sul territorio delle conoscenze maturate in ambito scientifico attraverso incontri pubblici, conferenze nelle scuole, mostre e iniziative editoriali.

Tra le iniziative di maggior rilievo portate avanti dal Centro in questi anni, la pubblicazione dell’edizione anastatica corredata di traduzione italiana delle opere alpiniane De plantis Aegypti e De balsamo (2009), i primi tre volumi della serie Alpiniana. Studi e testi (2011, 2016, 2018; un quarto volume della serie è in corso di pubblicazione), i convegni internazionali per il quarto centenario della morte (2016) e per il il 470° anniversario della nascita di Prospero Alpini (2023), l’organizzazione della mostra La spezieria di Prospero Alpini (2023) e di numerose pubbliche conferenze dedicate ad Alpini e alla storia della medicina e della botanica nell’Età moderna.

A lungo diretto dal fondatore Giuseppe Ongaro (2006-2019), attualmente il Centro vede come presidente in carica Maurizio Rippa Bonati; vice-presidente è Maria Angela Cuman, mentre segretaria è Angelina Frison.

 

I soci del Centro Studi Prospero Alpini

Il Centro Studi Prospero Alpini ha la sua sede presso la Biblioteca Civica “P. Ragazzoni” di Marostica. Del consiglio direttivo fanno parte di diritto il Sindaco e l’Assessore alla cultura.