Corrispondenti

Corrispondenti
Note biografiche sui corrispondenti di Prospero Alpini (in ordine alfabetico).

Bauhin, Gaspard
Figlio di Jean, un medico ugonotto francese rifugiatosi religionis causa in terra riformata, nacque a Basilea nel 1560. Studiò medicina a Padova, Montpellier e in Germania. Ritornato a Basilea nel 1580, conseguì il dottorato e si dedicò a letture private sulla botanica e sull’anatomia. Nel 1582 fu chiamato sulla cattedra di greco della sua università e nel 1588 su quella di anatomia e botanica. Fu poi docente di pratica medica. Morì nel 1624. La sua opera principale è il Pinax theatri botanici (1596), dove Bauhin utilizzò un abbozzo di nomenclatura binomiale. Il progetto del monumentale Theatrum botanicum, che avrebbe dovuto descrivere tutta la flora conosciuta in dodici volumi illustrati, non andò oltre la stesura dei primi tre. In anatomia, la sua opera più rilevante è il Theatrum Anatomicum (1592), particolarmente significativo per il suo contributo alla nomenclatura anatomica. Conosciuto Alpini durante il suo soggiorno patavino, iniziò con lui una corrispondenza che si protrasse dal 1597 al 1612. 

Bibl.

Giuseppe Ongaro, I rapporti tra Gaspard Bauhin e Prospero Alpini (con quattordici lettere di Prospero Alpini a Gaspard Bauhin), in Alpiniana. Studi e testi, 1, a cura di Giuseppe Ongaro, Treviso, Edizioni Antilia, 2011 (Pubblicazioni del Centro Studi Prospero Alpini di Marostica, 2) , pp. 313-344.

Camerarius, Joachim junior
Nato a Norimberga nel 1534 dall’umanista luterano Joachim senior, fu un insigne medico e botanico. Deciso a seguire gli studi di medicina, nel 1559 partì per Padova; poi si spostò a Bologna, dove si laureò con Ulisse Aldrovandi. Dopo la laurea nel 1562, rientrò a Norimberga e divenne medico della città. Creò alle porte della sua città un celeberrimo orto botanico e un altro ne fondò, su incarico del langravio, a Kassel. Morì nel 1598. Fra le sue opere principali, l’Epitome utilissima Petri Andreae Matthioli novis iconibus descriptionibus plurimis aucta, (1586), l’Hortus medicus et philosophicus,(1588), le Symbolorum et emblematum centuriae tres (1590-97).
Bibl.
Giuseppe Ongaro, I rapporti tra il medico e botanico tedesco Joachim Camerarius e Prospero Alpini (con venticinque lettere di
Prospero Alpini), in Alpiniana. Studi e testi, 2, a cura di Giuseppe Ongaro, Treviso, Edizioni Antilia, 2016 (Pubblicazioni del
Centro Studi Prospero Alpini di Marostica, 3), pp. 329-393.

Imperato, Ferrante
Naturalista e speziale, nacque probabilmente a Napoli verso il 1550. Nella sua abitazione napoletana, a Palazzo Gravina, costituì un celebre suo museo di naturalia, di cui era parte anche un ricco erbario. Fu membro del Consiglio degli speziali della sua città e partecipò alla stesura dell’opera di Bartolomeo Maranta Della theriaca et del mithridato (1572), nel quale l’autore si servì delle conoscenze e dell’esperienza di Imperato per descrivere le procedure di preparazione dei due famosi polifarmaci, suscitando l’opposizione dei medici patavini Marco Oddo e Bernardino Trevisan. Fu vicino ai Lincei(anche se ne non fece mai parte) e intrattenne relazioni profonde con i suoi più illustri membri: Giovan Battista Della Porta, Fabio Colonna, Colantonio Stigliola, Galileo. Il suo trattato, in volgare, Dell’Historia naturale (1599) è una pregevole indagine sulle proprietà di terre, acque, sali, grassi, metalli, materie aeree ed ignee condotta sulla base di una disamina critica della tradizione e della diretta e personale osservazione di fenomeni e reperti. Morì intorno al 1631. Amico di Gian Vincenzo Pinelli, con Alpini ebbe un intenso scambio di semi e, secondo la testimonianza di Giuseppe Donzelli (Additio apologetica, 1640, p. 9), dal Marosticense ricevette anche una boccetta di liquore di opobalsamo nel 1615.
Bibl.
Enrica Stendardo, Ferrante Imperato. Collezionismo e studio della natura a Napoli tra Cinque e Seicento, Accademia
Pontaniana, Napoli 2001.
Cesare Preti, Imperato, Ferrante, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 45, Roma 2004, s.v.

Jungermann, Joachim
Nato a Lipsia nel 1561 da una sorella di Camerarius jr, nel 1588 si immatricolò con il cugino Camerarius III nella Natio Germanica artistarum dello Studio patavino. Tornato in patria, collaborò con lo zio come disegnatore botanico fino alla morte precoce, avvenuta nel 1591.
Bibl.

Giuseppe Ongaro, I rapporti tra il medico e botanico tedesco Joachim Camerarius e Prospero Alpini (con venticinque lettere di
Prospero Alpini), in Alpiniana. Studi e testi, 2, a cura di Giuseppe Ongaro, Treviso, Edizioni Antilia, 2016 (Pubblicazioni del
Centro Studi Prospero Alpini di Marostica, 3), pp. 329-393.

Rovereti, Ottaviano
Nato a Trento nel 1556, si laureò in medicina e filosofia a Padova; si trasferì quindi a Venezia dove esercitò la professione medica per circa quattro anni, e poi al Cairo, in Egitto, per assumere la carica di medico del consolato veneto. Viaggiò a lungo in Siria e in Terra Santa, dove venne nominato cavaliere del Santo Sepolcro. Nel 1588 si spostò a Costantinopoli, in qualità di medico personale dell’ambasciatore cesareo presso il sultano. Nel 1590 rientrò a Trento. Gli venne poi offerta la possibilità di ricoprire la carica di medico del principe Carlo d’Austria e, successivamente, di Rodolfo II. Morì a Trento nel 1623. Scrisse un importante trattato De peticulari febre, uscito nel 1591.
Bibl.
Giuseppe Ongaro, Ottaviano Rovereti e Prospero Alpini, in Alpiniana. Studi e testi, 1, a cura di Giuseppe Ongaro, Treviso,
Edizioni Antilia, 2011 (Pubblicazioni del Centro Studi Prospero Alpini di Marostica, 2) , pp. 273-311.